A dimostrazione di quanto gli onigiri siano apprezzati in Giappone vorrei parlarvi di un anime che degli onigiri fa vere e proprie metafore esistenziali. L’anime in questione è fruits basket e nel mio piccolo mi piacerebbe condividere le due storie raccontate in esso sugli onigiri con voi (se potete, vi consiglio vivamente di guardarvi l’anime). Nel terzo episodio (intitolato “onigiri in a fruits basket”) la protagonista, che non ha vissuto un’infanzia molto felice, racconta che da piccola lei e i suoi compagni di scuola amavano giocare a “fruits baket”, letteralmente “cesto di frutta”. In questo gioco ogni bambino assumeva il ruolo di un frutto e iniziava a correre appena si nominava il nome del frutto che gli era stato attribuito. Cosa c’entra con gli onigiri questo? Ebbene c’entra. Perché per escluderla gli altri affibbiavano a lei, invece che un frutto, appunto l’onigiri con il risultato che lei rimaneva sempre seduta da sola a guardare gli altri divertirsi. “In fondo un onigiri non può stare in un cesto di frutta” afferma Tohru, la protagonista. Chi non si è sentito come un “onigiri in un cesto di frutta” almeno una volta nella vita? Tutti proviamo questa sensazione prima o poi. L’importante è non chiudersi nel proprio “cestino del pranzo” e andare alla ricerca di altri “onigiri” come noi. Perché ce ne sono e anche loro si sentono come noi diversi e incompresi. Aspettano solo che un altro onigiri li trovi.
Ma passiamo alla seconda storia. Nel settimo episodio Tohru ( sempre lei. E’ in fissa con gli onigiri. Che vi devo dire!) dice che è come se gli esseri umani fossero tanti onigiri, ciascuno con un gusto diverso. Ogni essere umano è triste perché crede di essere una banale polpetta di riso. Non può infatti vedere l’umeboshi che porta attaccato dietro. Per questo spesso è invidioso degli altri onigiri di cui può vedere invece l’umeboshi. Grazie a Dio ci sono gli amici. Loro ci ricordano quando noi non ci crediamo o ce ne dimentichiamo “l’umeboshi” che ci portiamo dentro. Ci aiutano a capire il nostro particolare “sapore” quando tra tanti altri “sapori” crediamo di aver smarrito il nostro. Gli amici sono fondamentali nel nostro percorso di crescita e di certo lo sono stati nel mio. Per questo li ringrazio tutti. Arigato. E ora chiudo prima di diventare eccessivamente sentimentale. Alla prossima lettori onigiri!
ps: vi lascio con la dolcissima sigla dell'anime fruits basket. Preparate i fazzoletti!
Anto-chan
Arigato a te anto-chan!attendo con ansia il prossimo articolo! Però ho una domanda: ma la tua family sa che li sbeffeggi?! Io mi ribellerei:-)
RispondiEliminaLa mia family (a cui voglio tanto bene) ne è allegramente ignara e spero che continui ad esserlo se voglio pubblicare altri articoli :-)
RispondiEliminaahahah ma bene!
EliminaAllora... ho preparato i fazzoletti e adesso mi ritrovo in un oceano infinito di lacrime e carta (aiuto... CHE QUALCUNO MI SALVI!!) No okay, tu non puoi fare così, che da un onigiri mi fai ritrovare in lacrime... non è giusto! (E a proposito... ho trovato anche molto interessante la storia degli onigiri, del fatto che lo utilizzavano i soldati durante la guerra).
RispondiEliminaSi, gli amici sono importanti nel nostro percorso di crescita e, cosa ancora più importante, è il profondo rapporto di amicizia che ci lega a loro!
In conclusione? Il pezzo mi è piaciuto tantissimo! Brava, continua così, non vedo l'ora di leggere un altro post!! <3
troppo buona, davvero. Sono contenta che ti sia piaciuto ma spero di non farti piangere col prossimo articolo, semmai di farti ridere :-) . Grazie del tuo sostegno!
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